sabato 24 febbraio 2007

Prima di iniziare, una precisazione

E' da qualche giorno che mi risuonano in testa le ultime parole che ho scritto.
Il mio avversario... sarò io?!?

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Queste parole risuonano e mentre lo fanno, stonano! Eccome se stonano! Come una pesante campana che avesse come battàglio... la mia testa!
Non è proprio il caso di... battagliare!

Come posso svegliarmi serenamente al mattino sapendo che... io sono il mio avversario?

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Dirò allora, più propriamente, che io sono, voglio essere, mia amica, e che lavorerò con impegno contro tutti quegli schemi, limitazioni, convinzioni, abitudini, paure che risiedono da qualche parte dentro di me e che mi impediscono di vivere la mia vita alla grande; idem contro quegli ostacoli che mi si presenteranno quotidianamente. In realtà, dietro al bogu (armatura) dell'ostacolo, c'è un messaggero di evoluzione personale, venuto apposta per me, in un dato momento, affinché io possa accedere, se l'affronto, ad un livello superiore di pratica.
Se, come ho fatto spesso, scappo ed evito di affrontare questo messaggero, egli, anche se è venuto con un intento d'amore per me, (anzi, proprio per questo) non me ne risparmierà una! Continuerà a battermi con la sua shinai (spada di bambù), che per quanto possa essere la shinai virtuale di un kendoka virtuale, fa sempre parecchio male, dato che il problema al quale sfuggiamo non resta mai tale e quale :-)
Anzi, INGIGANTISCE!
Fino a quando non arrivassimo a reagire, capire e ...crescere.
Viceversa, SOCCOMBERE.

Non so se mi sono spiegata bene.
Certo è che vedermi amica, e vedere amico, seppur impietoso, anche il kendoka sfidante che mi ritrovo davanti, mi fa svegliare al mattino molto più di buon umore.
Un bacio.

4 commenti:

ama ha detto...

Ciao Laura!
Hai detto bene!
Si progredisce insieme!
Era questa la visione positiva che mancava quando inizialmente avevo parlato di "'avversario".
L'ottica di uno scontro, che vede protagoniste, anzi, antagoniste, due forze distinte, una delle quali vincitrice e l'altra sconfitta, e basta, alla fine risulta essere veramente sterile.
Invece, uno scontro che fosse anche un incontro di due forze che si arricchiscono e si completano, allora sì che diventa fertile!
E dona positività!
E trasportando questa visione nella vita reale, mi fa vedere i miei problemi sotto una nuova luce!
Grazie della tua visita!

ama ha detto...

Certo, si tratta di una visione più "aiki", propria dell'aikido; ma mi fa piacere che si possa attagliare anche al kendo, nonostante fossi rimasta un po' turbata dalle parole di Zago, in apertura al seminario in memoria di Tadayoshi Otsuka Sensei, il 7 gennaio: "Ricordate che il kendo è, innanzi tutto, uno SCONTRO".

ama ha detto...

Piccola nota di colore.
Stamattina ho sognato che ero in uno spogliatoio con le altre Donne del Kendo, dunque probabilmente alla fine di una gara o di uno stage.
C'era una porta aperta e da questa entra Laura Imperiale che mi indica e mi dà il benvenuto; mi dice sorridendo che ha letto il blog e che concorda con me. Mi incoraggia e mi dice: "Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno non temere! Anche se vuoi venire a lavorare nella mia agenzia di comunicazione!" Ah ah ah!
Beh, che dire!!! Senz'altro grazie Laura! Deve avermi fatto parecchio effetto, inconscio, iniziare questo blog e leggere dei commenti a qualcosa che ho scritto!!! :-)
Non so che lavoro faccia Laura, ma dubito che si tratti di una cosa simile! Infatti, dato che sto cercando lavoro, prendo questo sogno come un... segno, sulla direzione da prendere, come ricerca! Tra tutte le opzioni che mi si presentano innanzi, c'è infatti la collaborazione proprio con un'agenzia di comunicazione. Probabilmente è su questa che devo puntare.
Beh, che dire!!! Grazie del messaggio, Laura! :-)

ama ha detto...

Evviva!!!
Certo! Che bello!!!
Ti ringrazio! :-)