venerdì 30 novembre 2007

Epopea GdiG - 5

La giornata si è conclusa con una bella sensazione di soddisfazione. La soddisfazione di aver imparato tante cose nuove, conosciuto persone nuove, e portato a casa tanto divertimento.
Ricordo anche una bella discussione con Christian, che mi ha accompagnato alla stazione dei treni e gentilmente è rimasto con me nella mezz’ora di attesa.
Mai però mi sarei aspettata una soddisfazione come quella che avrei vissuto un mese dopo, in qualità di GdiG al Memorial Massimo Ficuciello!!!
25/11/07: Un giorno perfetto.
Avevo una voglia matta di andarci! E voglio assistere a tutte le occasioni che si presenteranno per fare pratica.
Mi sono alzata alle 4:30. Stavolta però niente treno eh eh! Anche se non riesco a piegare mignolo e anulare della mano sinistra, a guidare riesco lo stesso. Una delle cose che adoro di più è lanciare i miei sogni su un’autostrada e partire per acchiapparli.
Adoro l’autostrada.
Ora sono qui. Tra tre ore sarò là! Non è meraviglioso?!?
Anche se faccio una fatica maledetta a scollarmi dal letto, quando ci riesco mi piace tantissimo gustarmi il mattino presto.
Mi sono alzata e sono andata in cucina.
Fuori il buio… e il silenzio… del sonno… delle case…

…il profilo... storico della... mia città…

…una bella giornata… che inizia…

…ZZZZ…

Mi riprendo con l’aroma del caffè che si fonde con la mia sonnolenza.
Acc! Non ho tempo per far colazione (anatema!) devo muovermi e inforcare la macchina il prima possibile per evitare un passaggio da incubo: per me, il tratto autostradale Bergamo-Dalmine è più terrificante del temibile stretto di Gibilterra, dove finiva il mondo e oltre il quale gli antichi non osavano passare.
Lì c’è sempre una coda della madonna, invece, sarà per l’orario mattiniero, o per la nuova quarta corsia, ho fatto un viaggio liscio come l’olio fino a Novara. Intanto è arrivata la luce già da un pezzo, il mattino è fresco, e rimango a bocca aperta a guardare la bianca muraglia delle Alpi all’orizzonte. Come sono alte! Mi fanno uno strano effetto, perché non sono abituata a vedere queste alture.
Vivo proprio in una pozzanghera della Val Padana, e tutto quello che riesco a vedere all’orizzonte, e solamente nelle giornate di sole accecante, è il Monte Baldo veronese, in lontananza.
Niente a che vedere con la maestosità di quella corona di roccia che ho visto in Piemonte.
Del resto, il Piemonte, fino a prima di quest’anno, non l’avevo mai visto.
Evviva evviva evviva!
Ci siamo! Con le chiare indicazioni lette in internet sul volantino della manifestazione arrivo a destinazione in pochi minuti.
Memore di quello che ho provato a Genova, oggi ho deciso che voglio vivere una giornata sensazionale. Punto.
Arrivo alle 8:30. Noooo!!!
Non mi sono fermata all’Autogrill a fare colazione perché avevo premura di arrivare in buon anticipo (la manifestazione iniziava alle 9:00), ma confidavo di poterla fare all’arrivo. Di nuovo mi ero dimenticata che era domenica! Bar chiusi, quel palazzetto era sprovvisto di qualsisasi cosa di commestibile fino al mezzogiorno.
Per fortuna che c’era mamma Filippi, che mi ha salvato con un pacchettino di Pavesini. Mi sarei rifatta poi col pranzo.
Ero un po’ tesa… e mi sono messa un po’ in disparte a ripassare gli appunti del corso per giudici di gara.
Evviva! Con piacere rivedo Carlo e Mino! Il divertimento è assicurato.
Conosco meglio anche Michela, gentile e pronta ad allietare la vita dei GdiG, preparando bevande calde e occupandosi del pranzo. Il rammarico, mio e di Carlo, è di non aver potuto mangiare il suo favoloso sushi.
Trovo una piacevole accoglienza da parte di tutti. Aiuto i GdiG ad aver chiara la situazione squadre e atleti partecipanti fornendo i nominativi che recupero al tavolo delle iscrizioni, dove trovo dei personaggi singolari e simpatici.
Sono abbondantemente passate le 09:00 e gli atleti non sono ancora arrivati tutti.
Sono al tavolo col mitico Carlo. Sto proprio bene.
Sono troppo felice di essere qui.
Segno i punti sul verbale. Sono iniziate le gare femminili.
Io tengo e terrò sempre per Laura.

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