domenica 13 gennaio 2008

Positivo


Sì, lo so, vi devo ancora parlare dello stage di domenica scorsa a Calcinato, e della prima lezione di ritorno al CUS Verona, ma dato che l'ultima lezione, quella di cui ho parlato nel precedente post, mi prude assai, voglio trovare subito il modo di trasformarla in qualcosa di positivo.
- Innanzitutto ho capito la priorità che voglio dare all'atteggiamento: dare il massimo e mettere spirito.
- Ho imparato che devo rilassare le braccia: nonostante io le tenga piegate, come mi ha fatto notare Christian, sono comunque rigide, e agisco soprattutto di destra.
- Come movimento delle gambe non ci sono assolutamente, ed è su questo che mi allenerò in specifico a casa, ora che mi sono procurata uno specchio a figura intera.

Ora, relativamente al primo punto, come ho imparato dal mio carissimo amico Fabio, il mio padre putativo, quando qualcosa non funziona, occorre soffermarsi e capire il perché. Solo così si può evitare che accada una seconda volta. Per lui, una volta è già troppo, e se accade, è per insegnarci qualcosa. Dire "vabbé, può succedere, capita" non serve ad altro che gettare le premesse affinché la situazione in questione si verifichi di nuovo.
Perché dunque non ho dato il massimo?

- Arrivata trafelata e in ritardo alla lezione, ci ho impegato un po' ad entrare nell'ottica dell'allenamento.
ERGO: ARRIVARE MEZZ'ORA PRIMA, magari fare riscaldamento, raccogliermi in me per entrare nello spirito giusto.

- Mi sono sentita estranea alla situazione: non sapevo quando avrei ripreso kendo e di colpo, in quattro e quattr'otto, cambio lavoro, il che mi permette di presenziare agli allenamenti, e mi ritrovo in un posto in cui desideravo essere da un anno intero.
E tutto però è cambiato.
Mi sono sentita letteralmente spaesata. E' stata una settimana di stravolgimenti.
ERGO: questa sensazione è destinata a mutare già di per sè CON IL TEMPO; il tempo di ambientarmi. Ma anche così non mi sta bene; e se mi dovessi ambientare tra tre mesi, cosa faccio nel frattempo, continuo a non dare il massimo?!? NAAAA! Non è il tempo la soluzione; la soluzione sta nel DISSOCIARMI EMOTIVAMENTE DAL CONTESTO con l'unico scopo di dare il massimo.

- Mi sono sentita a disagio perché, per forza di cose, sono quella più indietro di tutti. Ho visto dei bravi principianti con un bagaglio di conoscenze superiore al mio; ho pensato per differenza (cioé enfatizzando quello che mi manca in confronto alle acquisizioni degli altri) e questo non ha giovato alla mia pratica, in sordina, portata avanti con un atteggiamento sottotono quasi a volermi nascondere.
ERGO: PORRE ATTENZIONE ALLE MIE ACQUISIZIONI E AI MIEI MIGLIORAMENTI, rispetto a me stessa e non agli altri.
ALLENARMI QUOTIDIANAMENTE A CASA per recuperare il più possibile il ritardo di questo tempo d'assenza.

Bene, mi sento meglio. Applicando queste soluzioni, rendo una brutta pratica come quella dello scorso allenamento, una fucina di miglioramento.

Voglio dare onore alle parole di Christian che, in un messaggio di parecchi mesi fa che conservo con cura, mi aveva scritto in risposta alla mia domanda se mi poteva considerare sua allieva nonostante non praticassi più:
"x quant m riguard lo6già dal moment ke ho avut la po$ibilit d metter il seme del Kendo in d te.ora aspet ke le circost dian l'occas, a me d crescern la piant, e a te d alimentarl cl tuo spirit eccezional."

Terrò fede a queste parole.
Lo prometto.

3 commenti:

Carlo ha detto...

Scoprire i punti da migliorare è un gran passo avanti.
Costanza e Determinazione, il resto verrà da se.
Buon keiko.

carlo

yama ha detto...

Carissima, eccoti un autorevole parere ^____^

"dagli scritti di YAMAOKA TESSHU
(maestro zen di kendo e di shodo 1835-1888)

Coloro che studiano l'arte della spada, nei primi anni di pratica non devono farsi coinvolgere dai concetti di buono, cattivo, vittoria, sconfitta.
Per non sviluppare brutte abitudini, bisogna sforzarsi con tutto il proprio essere, dando colpi di spada con forza e senza risparmiarsi, usando le proprie forze al massimo e concentrandosi sull'esecuzione naturale delle tecniche.
A suo tempo verrà coltivata la vera forza; ogni rigidità scomparirà e le tecniche potranno venir eseguite in scioltezza.
I movimenti dell'avversario potranno venire indovinati prima che lui colpisca, si sa intuitivamente dove colpire e ogni attacco viene respinto.
Non abbiate pensieri confusi o dubbi, non stravolgete le tecniche; senza indugio, allenatevi sempre più forte!"

un bacio
yama

ama ha detto...

Costanza, Determinazione e le parole di Yamaoka Tesshu (che stampo e appendo in camera ben in vista).
Prima o poi i risultati arriveranno. Grazie ragazzi!