martedì 3 giugno 2008

Intervista a Caleb Crane, autore di Simulacre - 3a PARTE

Helix Industries

L’anno scorso hai fondato la Helix Industries, basata sui tuoi studi e la tua esperienza lavorativa di 8 anni. Ci puoi dire qualcosa in più?

La Helix Industries è una piccola società di consulenza sulla sicurezza di network e computer. Sono stato alla Fidelity per 8 anni e in Giappone per 3. Dovevo fare una scelta: firmare qui un contratto full-time o tornare negli USA. Sentivo però che il tempo da trascorrere in Giappone non era finito. Volevo rimanere. Tuttavia il mio lavoro non mi dava sfide da affrontare. Non sapevano bene cosa fare del mio insieme di skill specifici; sapevano solo che volevano tenermi.

Stavo lavorando nel dipartimento marketing al tempo, e mi sono reso conto che in questo Paese c’era denaro per questo particolare tipo di lavoro. Ho avvicinato tre persone che avevano un insieme di skill necessari per dar vita ad una società e ho chiesto loro di unirsi a me. Abbiamo messo tutti del denaro preso dai nostri risparmi e abbiamo sbrigato il lavoro d’ufficio necessario per creare la società. Nel giro di pochi mesi il nostro investimento si è ripagato e abbiamo avuto dei buoni anticipi per maggiori affari.

Sostanzialmente tutto si riduceva ad una decisione del tipo “ora o mai più”. Sentivo che mi stavo atrofizzando e che avevo bisogno di una nuova sfida.

La tua visione della vita

Essere giovane, ma: vivere in un Paese straniero, arricchire la propria vita con diverse esperienze di viaggio, avere una passione per la fotografia apprezzata in tutto il mondo, fondare una società… Elementi come questi creano una vita speciale e mi fanno pensare ad una mentalità aperta e ad una visione ottimistica della vita. Qual è la tua visione della vita?

La mia visione dei cambiamenti nella vita dipende dalle circostanze del giorno, dalle persone con cui sono e da quanto ho bevuto.

Spesso mi definisco pessimista, ma non permetto a questo di intralciare la mia fiducia di ottenere il massimo da ogni situazione. So che dovrò affrontare situazioni negative, ma in questi casi recupero la mentalità che ho imparato quando vivevo nei pressi del pericoloso vicinato dei bassifondi: abbasso la testa e continuo a camminare.

Sono cresciuto con veramente pochi amici per il fatto di essermi dovuto spostare in continuazione, vivendo in una fattoria isolata e trascorrendo i week-end in un quartiere in cui nessuno mi conosceva. Questo credo sia il motivo per cui do così tanta importanza all’amicizia e mi ci vuole un po’ di tempo per farmi degli amici. Credo che l’amicizia sia incredibilmente importante, ma ci sono veramente solo poche persone che lo capiscono. Solo poche persone abbandonerebbero tutto e volerebbero intorno al mondo per aiutarmi; la stessa cosa che farei io se loro avessero bisogno di me. Queste sono le persone a cui io tengo più di qualsiasi altra cosa o chiunque altro.

Per quanto mi riguarda, la vita consiste: nell’avere sempre nuove e diverse esperienze, trovare quelle relazioni in cui credere e che dureranno per sempre e controllare il mio tempo. Quando morirò voglio essere con le persone che amo e voglio essere in grado di dire che ho avuto una vita unica e realizzata. Voglio semplicemente sentirmi soddisfatto. Voglio sentire di non essere stato mai troppo impaurito nel provare qualcosa di nuovo e interessante.

E’ giusto dire che hai avuto dei sogni che hai realizzato? Hai altri sogni che non hai ancora esaudito e (se possibile) potresti dire qualcosa a riguardo?

Naturalmente, faccio sogni per me stesso ogni singolo giorno. Alcuni sono semplici, altri no. Ultimamente mi piacerebbe prendere lo zaino e fare il vagabondo dall’Inghilterra al Giappone. Mi piacerebbe sviluppare la mia azienda fino al punto da poter assumere un sacco di persone e da costruire un’impresa di successo che possa proseguire anche dopo di me. Mi piacerebbe fotografare l’Artico. Mi piacerebbe un sacco passare un anno in barca navigando intorno al mondo. Mi piacerebbe dar vita ad una mia fattoria. Mi piacerebbe vedere una mia foto appesa al museo Smithsonian. Mi piacerebbe vedere una mia illustrazione alla Tate Gallery. Mi piacerebbe essere in grado di disegnare. Quest’estate voglio attraversare gli Stati Uniti in moto. Adorerei praticare kendo per il resto della mia vita tutti i giorni. Sarebbe fantastico pubblicare un libro letto e apprezzato da molti. Spero di avere figli felici e sani che portino avanti il nome della mia famiglia, che rispettino la storia della loro famiglia e che realizzino molto più di me.

SALUTI e RINGRAZIAMENTI
Chiudo con un'immagine paradossale: dopo quanto letto, l'ultima cosa che mi viene in mente pensando a Caleb è ... una persona "incatenata".

Beh, che dire, Caleb, sono molto colpita da quello che hai scritto.
Immaginavo che fossi una persona speciale, ma ora so perché!
Ti farò sapere se ci sono altre domande da parte mia o da parte di altre persone.
Grazie mille!


"Grazie per le tue parole gentili. Gli ultimi giorni sono stati difficili per me, perciò fa piacere ricevere incoraggiamento.
Mi farà piacere incontrare te e i kendoka italiani quando visiterò l'Italia in futuro."

Senz'altro nel 2012, perché i Campionati Mondiali si terranno in Italia.

"Beh, pensavo prima: l'Italia è in cima alla lista dei Paesi che voglio visitare. Ho bisogno di buoni consigli su posti dove si mangia bene."


.....C'è qualcuno di voi che vuole dargliene? ;-)

9 commenti:

Masaru ha detto...

si scinni cca'ssutta ci fazzu manciari cosi ca mancu s'insunna 'nta n'autra bbanna (Giappuni cumpresu...)

ama ha detto...

Perché no? Ci vorrà un po' però... non mi posso spostare per un bel po' di tempo.
Comunque, volentieri! :-)

ama ha detto...

Pirò sta mia daram di pumdor parché mi ai suporti propria mia, dacordi?

ama ha detto...

Ma noooo! L'ho capito solo adesso che stavi invitando Caleb e non me!!!!! :-(

Masaru ha detto...

ehehehe...sei simpatica...ricorda che il tuo dialetto io lo capisco! Invece, se mi permetti, una domanda seria, visto che il personaggio oggetto della tua intervista è un fotografo.
Avrei desiderio di sapere quali accorgimenti sarebbe preferibile usare - avendo una digitale sofisticata, con le medesime opzioni di una reflex sebbene non tale - per fotografare adeguatamente le performances di kendo.
Puoi aiutarmi tu? Può aiutarmi Caleb? Insomma...
PUO' AIUTARMI QUALCUNO?!?

Sentitamente ringraziando

P.S. Yama che fine ha fatto? Senza di lui mi sento, come dire...scarico! ;-)

yama ha detto...

Mi Sun Ki ^______^

L'unico modo per fare foto decenti è avere l'opzione che permette d'impostare gli ASA - se pur virtuali - su valori attorno a 400. Questo è stato il consiglio di un fotografo ... io devo ancora capire se la mia di macchina st'opzione ce l'ha o no ...

Sayonara minna-san

ama ha detto...

Ciao doc!
Ho chiesto a Caleb, ma lui non è a conoscenza di macchine automatiche che permettano un settaggio come fossero manuali.
Mi spiace...

Carlo ha detto...

E basta parlare di mangiare!
Che qui c'è gente che soffre!!!
:-D

ama ha detto...

Ma perché dici così? Sei a dieta? Ho la sensazione che si mangi molto bene anche dalle tue parti.....